Proto-ferro-anthophyllite

Proto-ferro-anthophyllite
Classificazione Strunz (ed. 9[1])9.DD.05[1]
Formula chimica☐Fe2+2Fe2+5Si8O22(OH)2[2]
Proprietà cristallografiche
Gruppo cristallinotrimetrico
Sistema cristallinoortorombico[3]
Parametri di cellaa=9,388(2)Å, b=18,387(4)Å, c=5,347(1)Å, V=923,0(3)ų, Z=2[4]
Gruppo puntuale2/m 2/m 2/m
Gruppo spazialePnmn[4]
Proprietà fisiche
Densità calcolata3,54[4] g/cm³
Durezza (Mohs)non misurata[5]
Sfaldaturaperfetta secondo {210}[5]
Coloregiallo brunastro chiaro[6]
Lucentezzavitrea[6]
Opacitàtrasparente[6]
Strisciobianco[6]
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La proto-ferro-anthophyllite è un minerale, un anfibolo appartenente al sottogruppo degli anfiboli di magnesio-ferro-manganese in base alla revisione della nomenclatura degli anfiboli del 2012[7], precedentemente era classificato come appartenente al gruppo degli anfiboli Mg-Fe-Mn-Li[8]. Sempre in base a questa revisione della nomenclatura, il nome è cambiato da protoferro-anthophyllite a proto-ferro-anthophyllite[9].

Il minerale è stato scoperto in campioni raccolti nell'area del Cheyenne canyon, e su un'area incerta fra il Monte Cheyenne, lo Stove Mountain e il St. Peters Dome, tutti nella Contea di El Paso, Colorado, Stati Uniti d'America. È stata scoperta anche in campioni provenienti dal giacimento di Tsuge a Tahara nei pressi del villaggio di Hirukawa (ora facente parte della città di Nakatsugawa), prefettura di Gifu, Giappone[10].

Il nuovo minerale fu approvato dall'Associazione Mineralogica Internazionale già nel 1986 ma ne venne sospesa la pubblicazione fino al 1998 in attesa del completamento della revisione del supergruppo dell'anfibolo[5].

Etimologia

Il nome del minerale è stato attribuito in quanto ha la stessa composizione della ferro-anthophyllite ma cristallizza secondo il gruppo spaziale Pnmn[11].

Morfologia

La proto-ferro-anthophyllite è stata scoperta sotto forma di cristalli aciculari trasparenti lunghi meno di 3 mm e di colore giallo brunastro[10].

Origine e giacitura

La proto-ferro-anthophyllite è stata trovata nel granito o nella pegmatite associata a fayalite, laihunite, magnetite, annite e quarzo[10].

Note

  1. ^ a b (EN) Proto-ferro-anthophyllite (IMA 1986-006) — Mineralienatlas Lexikon, su mineralienatlas.de. URL consultato il 9 maggio 2014.
  2. ^ The New IMA List of Minerals – A Work in Progress – Update: October 2013 (PDF), su pubsites.uws.edu.au. URL consultato l'8 novembre 2013.
  3. ^ Sueno, p. 127.
  4. ^ a b c Sueno, p. 131.
  5. ^ a b c Jambor, p. 196.
  6. ^ a b c d Sueno, p. 130.
  7. ^ Hawthorne, p. 2035.
  8. ^ Leake, p. 1359.
  9. ^ Hawthorne, p. 2033.
  10. ^ a b c Sueno, p. 129.
  11. ^ Robert F. Martin, William H. Blackburn, Encyclopedia of mineral names: first update (PDF), in The Canadian Mineralogist,, vol. 37, 1999, pp. 1045-1078. URL consultato il 13 marzo 2014 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).

Bibliografia

  • (EN) Shigeho Sueno, Matsuura Shigeru, Bunno Michiaki, Kurosawa Masanori, Occurrence and crystal chemical features of protoferro-anthophyllite and protomangano-ferro-anthophyllite from Cheyenne Canyon and Cheyenne Mountain, U.S.A. and Hirukawa-mura, Suisho-yama, and Yokone-yama, Japan (PDF), in Journal of Mineralogical and Petrological Sciences, vol. 97, 2002, pp. 127-136. URL consultato l'8 novembre 2013.
  • (EN) John L. Jambor, Roberts Andrew C., New mineral names (PDF), in American Mineralogist, vol. 84, 1999, pp. 193-198. URL consultato l'8 novembre 2013.
  • (EN) Bernard E. Leake, Woolley Alan R., Birch William D., Burke Ernst A. J., Ferraris Giovanni, Grice Joel D., Hawthorne Frank C., Kisch Hanan J., Krivovichev Vladimir G., Schumacher John C., Stephenson Nichola C. N., Whittaker Eric J. W., Nomenclature of amphiboles: additions and revisions to the International Mineralogical Association’s 1997 recommendations (PDF), in The Canadian Mineralogist, vol. 41, 2003, pp. 1355-1362. URL consultato il 5 novembre 2013.
  • (EN) Frank C. Hawthorne, Oberti Roberta, Harlow George E., Maresch Walter V., Martin Robert F., Schumacher John C., Welch Mark D., Nomenclature of the amphibole supergroup (PDF), in American Mineralogist, vol. 97, 2012, pp. 2031-2048, DOI:10.2138/am.2012.4276. URL consultato il 25 ottobre 2013 (archiviato dall'url originale il 29 ottobre 2013).

Collegamenti esterni

  • (EN) Webmineral.com.
  • (EN) Mindat.org.
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