Baby's in Black

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Baby's in Black
ArtistaThe Beatles
Autore/iLennon-McCartney
GenereCountry rock
Pubblicazione originale
IncisioneBeatles for Sale
Data1964
Durata2:02

Baby's in Black è un brano musicale dei Beatles, composto da John Lennon e Paul McCartney[1][2], pubblicato nell'album Beatles for Sale.

Descrizione

Academy Music Group descrisse la canzone come «un lamento d'amore per una ragazza in lutto, forse il brano più cupo rispetto a qualsiasi precedente canzone dei Beatles».[3] Il testo si riferisce ad Astrid Kirchherr,[4] una fotografa e amica dei Beatles incontrata durante il loro primo viaggio ad Amburgo.[5][6] Era la fidanzata di Stuart Sutcliffe,[7] ed era sconvolta per la sua prematura morte avvenuta nel 1962.[8]

Lennon e McCartney cercarono di riprodurre il tempo in 3/4 di If You Gotta Make a Fool of Somebody, canzone del 1962 di James Ray; tuttavia Baby's in Black ha un tempo di 6/4,[8] fornito da una variazione della filastrocca infatile Johnny's So Long At the Fair.[9]

Registrazione

Subito dopo che terminarono le registrazioni di A Hard Day's Night, i Beatles erano in partenza per vari tour all'estero. Durante i numerosi viaggi, Lennon e McCartney composero il loro quarto album, Beatles for Sale.[9] Baby's in Black è la prima traccia composta per questo album – insolitamente malinconico.[9][10]

Registrata l'11 agosto 1964, richiese quattordici registrazioni prima di essere completata, principalmente per problemi alla chitarra di Harrison.[11] Lennon e McCartney cantano le loro parti vocali nel medesimo microfono.[8][12]

I Beatles eseguirono la canzone ai concerti da fine 1964 al loro ultimo concerto a Candlestick Park, solitamente dopo Rock and Roll Music e She's a Woman; questo la rende il brano di Beatles for Sale più presente nei loro spettacoli.[8][11] Nel 1996, una versione dal vivo di Baby in Black fu pubblicata come lato B di Real Love, il secondo singolo estratto dall'Anthology.[13]

Formazione[9]

Nella cultura di massa

Nel 2010 è uscito un fumetto omonimo, Baby's in Black, di Arne Bellstorf ispirato alla reale storia d'amore fra Astrid Kirchherr e Stuart Sutcliffe.

Note

  1. ^ Sheff, p. 205.
  2. ^ Miles, p. 175.
  3. ^ (EN) Richie Unterberger, Baby's in Black, su allmusic.com, AllMusic. URL consultato il 18 luglio 2012.
  4. ^ Cross, p. 250.
  5. ^ Miles, p. 61, pp. 63-64.
  6. ^ Spitz, pp. 220-224.
  7. ^ Harry, p. 608.
  8. ^ a b c d Luca Biagini, Baby's in Black, su pepperland.it, Pepperland, 5 marzo 2011. URL consultato il 19 luglio 2012.
  9. ^ a b c d MacDonald, p. 122.
  10. ^ Lewisohn, p. 47.
  11. ^ a b MacDonald, p. 123.
  12. ^ Miles.
  13. ^ Cross, pp. 484-485, 543.

Bibliografia

  • (EN) Craig Cross, The Beatles: Day-by-Day, Song-by-Song, Record-by-Record, Lincoln, iUniverse, Inc., 2005, ISBN 0-595-34663-4.
  • (EN) Bill Harry, The Beatles Encyclopedia: Revised and Updated, Londra, Virgin Publishing, 2000, ISBN 0-7535-0481-2.
  • (EN) Mark Lewisohn, The Complete Beatles Chronicle, Londra, Bounty Books, 1996, ISBN 978-1-85152-975-9.
  • Ian MacDonald, The Beatles, Milano, Arnoldo Mondadori Editore, 1994, ISBN 978-88-04-42300-3.
  • (EN) Barry Miles, Paul McCartney: Many Years From Now, New York, Henry Holt & Company, 1997, ISBN 0-8050-5249-6.
  • (EN) David Sheff, All We Are Saying: The Last Major Interview with John Lennon and Yoko Ono, New York, St. Martin's Press, 1994, ISBN 0-312-25464-4.
  • (EN) Bob Spitz, The Beatles: The Biography, in Little, Brown and Company, Boston, 2005, ISBN 1-84513-160-6.

Collegamenti esterni

(EN) Alan W. Pollack, Notes on "Baby's in Black", in Notes on ... Series, Rijksuniversiteit Groningen.

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