Leo Gullotta

Leo Gullotta in Pacco, doppio pacco e contropaccotto (1993)

Salvatore Leopoldo Gullotta, detto Leo (Catania, 9 gennaio 1946), è un attore, doppiatore, comico e imitatore italiano.

Biografia

Ultimo di sei figli, fin da piccolo si è avvicinato al mondo dello spettacolo, facendo la comparsa al Teatro Massimo Bellini di Catania. Nella sua pluridecennale carriera di attore, Leo Gullotta ha recitato al cinema e in teatro in commedie e lavori drammatici e ha partecipato a numerosi sceneggiati e varietà per la televisione. Ha svolto inoltre l'attività di doppiatore, prestando la sua voce all'attore Joe Pesci.

Leo Gullotta nel 1979

Maturato un periodo di rodaggio sui palcoscenici del Campanella, del Carlino, del Puff, La Chanson, a partire dagli anni ottanta ha acquisito una crescente popolarità, non soltanto televisiva, come attore della compagnia del Bagaglino, per la quale ha realizzato molte parodie, prima fra tutte quella della signora Leonida.

Nel marzo 1995 dichiara la propria omosessualità al settimanale Rome gay[1]. Ha raccontato la sua vita nell'autobiografia Mille fili d'erba. Ovvero: come vivere felici anche su questa terra, pubblicato nel 1998 da Di Renzo Editore. Nel 2010 ha festeggiato i cinquant'anni di attività artistica. Nel 2011 ha prodotto, insieme a Fabio Grossi, il film-documentario In arte Lilia Silvi ideato e diretto da Mimmo Verdesca, che racconta la vita e la carriera dell'ultima diva del cinema dei telefoni bianchi, Lilia Silvi. Il documentario ha vinto il Nastro d'argento 2012 per il Miglior Documentario dedicato al Cinema e ha partecipato con grande successo alla VI edizione del Festival internazionale del film di Roma, al BIF&ST 2012 e al 30º Valdarno Cinema Fedic dove ha vinto il premio della giuria "Giglio Fiorentino d'argento".

Nel marzo 2012 denuncia dalle pagine del quotidiano Leggo di essersi visto negare il ruolo di padre Pino Puglisi nell'omonima serie televisiva Rai in quanto omosessuale, per il dissenso di un alto dirigente dell'azienda[2]. Nel 2013 ha prodotto insieme a Grossi (il quale ne ha diretto pure la regia) il docufilm Un sogno in Sicilia, girato a Catania, che affronta, attraverso le esperienze di quattro giovani attori impegnati nell'allestimento shakespeariano (in scena nel 2012 al Teatro Stabile di Catania), l'attuale situazione artistico-occupazionale giovanile[3].

Caratterista comico e drammatico apprezzato da pubblico e critica, viene diretto, tra gli altri, da Nanni Loy in Café Express (1980), Testa o croce (1982), Mi manda Picone (1983), con cui vince il Nastro d'argento al migliore attore non protagonista, nel recita in e in Scugnizzi (1989); da Giuseppe Tornatore nei film Il camorrista (1986), con cui ottiene il David di Donatello per il miglior attore non protagonista, Nuovo Cinema Paradiso (1989; premio Oscar al miglior film straniero), L'uomo delle stelle (1995), Baarìa (2009); da Marco Di Tillo in Operazione pappagallo (1988); da Lorenzo Onorati in L'insegnante di violoncello (1989); da Maurizio Zaccaro in Il carniere (1997) e Un uomo perbene (1999), che gli valgono altri due David come miglior interprete non protagonista.

Presente anche nei film di Ricky Tognazzi La scorta (1993) e Il padre e lo straniero (2010), nelle commedie Selvaggi (1995) e In questo mondo di ladri (2004) di Carlo Vanzina, e nel drammatico Vajont (2001), per la regia di Renzo Martinelli, per il quale vince il Ciak d'oro e il Nastro d'argento al migliore attore non protagonista e viene nuovamente candidato al David di Donatello e lavora con Ficarra e Picone per il cinema ne L'ora legale e nella serie di successo su Netflix Incastrati.

Ha spesso svolto anche l'attività di doppiatore, dando voce, tra gli altri, a Burt Young nel film Rocky, a Joe Pesci in C'era una volta in America, Moonwalker e in Mio cugino Vincenzo e a Roman Polański in Una pura formalità. Sua è la voce del computer Edgar nel film Electric Dreams e del robot Numero 5 nel film Corto circuito. Ha collaborato inoltre alle versioni italiane di due episodi di Scuola di polizia (il III e il IV), in cui doppiava il personaggio di Zed (Bobcat Goldthwait).

Doppia il mammuth Manfred, uno dei protagonisti della saga d'animazione L'era glaciale (tranne nel quarto e nel quinto film nei quali viene sostituito dall'attore Filippo Timi).

A partire dal 2012 diviene doppiatore ufficiale di Woody Allen (dopo che questi per anni è stato doppiato da Oreste Lionello, morto nel 2009[4]). Ciò ha avuto inizio con il film, To Rome with Love del 2012[5].

Vita privata

Apertamente omosessuale, non rivelò pubblicamente il suo orientamento sessuale fino al 1995.[6] Nel 2019 si è unito civilmente con il suo compagno, Fabio Grossi, dopo una relazione iniziata nel 1980[7][8][9][10].

Filmografia

Leo Gullotta in Nuovo Cinema Paradiso (1988)

Cinema

Teatro

  • Morti senza tomba di Jean-Paul Sartre (1960)
  • Questa sera si recita a soggetto di Luigi Pirandello, regia di Giuseppe Di Martino (1963)
  • L'imbecille di Luigi Pirandello, regia di Cosimo Fricelli (1963)
  • Il giorno della civetta di Leonardo Sciascia e Giancarlo Sbragia, regia di Mario Landi (1963)
  • Il villaggio Stepànčikovo di Fëdor Dostoevskij, regia di Edmo Fenoglio (1964)
  • Lu surdatu vantaloru (da Plauto) di Turi Ferro e Romano Bernardi, regia di Turi Ferro (1965)
  • L'isola dei pupi di Renzino Barbera, Gerardo Farkas e Turi Ferro, regia di Turi Ferro (1965)
  • Zio Vanja di Anton Čechov, regia di Edmo Fenoglio (1965)
  • Sei personaggi in cerca d'autore di Luigi Pirandello, regia di Edmo Fenoglio (1966)
  • Un certo giorno di un certo anno in Aulide di Vico Faggi, regia di Giuseppe Di Martino (1966)
  • L'avaro di Molière, regia di Umberto Benedetto (1966)
  • Molto rumore per nulla di William Shakespeare, regia di Alessandro Brissoni (1966)
  • Il malato immaginario di Molière, regia di Umberto Benedetto (1967)
  • Cronaca di un uomo di Giuseppe Fava, regia di Romano Bernardi (1967)
  • Yerma di Federico García Lorca, regia di Mario Ferrero (1967)
  • Il matrimonio del signor Mississippi di Friedrich Dürrenmatt, regia di José Quaglio (1968)
  • Enrico IV di Luigi Pirandello, regia di José Quaglio (1968)
  • Il valzer del defunto signor Giobatta di Ermanno Carsana, regia di Romano Bernardi (1968)
  • Turchetta ovvero la commedia degli scambi di Giovanni Guaita, regia di Giacomo Colli (1968)
  • Le vacche grasse (da I giovenchi di Ermanno Carsana e Gli integrati di Roberto Mazzucco), regia di Romano Bernardi (1968)
  • I Viceré di Federico De Roberto, regia di Franco Enriquez (1969)
  • Recitazione della controversia di Leonardo Sciascia, regia di Franco Enriquez (1970)
  • La violenza di Giuseppe Fava, regia di Romano Bernardi (1970)
  • L'aria del continente di Nino Martoglio, regia di Turi Ferro (1970)
  • Don Giovanni involontario di Vitaliano Brancati, regia di Romano Bernardi (1970)
  • Il soldato Tanaka di Georg Kaiser, regia di Alberto Gagnarli (1970)
  • Fando e Lis di Fernando Arrabal, regia di Romano Bernardi (1971)
  • Il caso di Sara T. di Nicola Saponaro, regia di Romano Bernardi (1971)
  • O papà, povero papà, la mamma ti ha appeso nell'armadio e io mi sento così triste di Arthur Kopit, regia di Romano Bernardi (1971)
  • Macbeth di William Shakespeare, regia di Franco Enriquez (1971)
  • La morte di Danton di Georg Büchner, regia di Romano Bernardi (1971)
  • Aragoste di Sicilia di Gianni Grimaldi e di Bruno Corbucci, regia di Emilio Marchesini (1971)
  • Magia Rossa di Nichel De Ghelderode, regia di Emilio Marchesini (1972)
  • Addio giovinezza di Sandro Camasio e Nino Oxilia, regia di Emilio Marchesini (1972)
  • La patente di Luigi Pirandello, regia di Romano Bernardi (1972)
  • Viva gli sposi di Aldo Nicolaj, regia di Romano Bernardi (1972)
  • Il cuore sbagliato di Tony Zermo, regia di Romano Bernardi (1972)
  • L'impresario delle Smirne di Carlo Goldoni, regia di Giancarlo Cobelli (1973)
  • Vita e morte di Cola di Rienzo (liberamente tratto dalla Vita di Cola di Rienzo dell'Anonimo Romano) di Enzo Siciliano, regia di Alessandro Giupponi (1973)
  • Don Giovanni in Sicilia di Vitaliano Brancati, regia di Nino Mangano (1974)
  • Roma 335 di Carlo Bernari, regia di Giorgio Ferrara (1974)[11]
  • Ma che c'è... Fregoli?! di Sergio D'Ottavi e G. Verde (1975)[12]
  • Pasquino, lingua tajente onor de popolino di Franco Mercuri, I Topi di Ponte (Ventimiglia, Grego, Giordano), Lando Fiorini, regia di Franco Mercuri (1976)[13][14]
  • Opera buffa (da Il proboviro) di Giuseppe Fava (1977)
  • Portobrutto di Mario Amendola e Bruno Corbucci (1977)
  • Sciampo di Enzo Di Pisa e Michele Guardì (monologo cabarettistico) (1978)
  • Taliettà di Giordano, Greco, Ventimiglia (1979)
  • Metropolitana di Giordano, Greco, Ventimiglia (1979)
  • My fair Minnie, regia di Mario Castellacci e Pier Francesco Pingitore (1980)
  • Hello Dollar!, regia di Mario Castellacci e Pier Francesco Pingitore (1981)
  • Parlami d'amore TV, regia di Pier Francesco Pingitore (1983)
  • La rosa di zolfo di Antonio Aniante, regia di Romano Bernardi (1983)
  • Due in cabaret... più 2 di Giordano Greco e Ventimiglia (1984)
  • Stichus di Plauto, versione della Scuola di Teatro dell'INDA sotto la direzione di Gianna Petrone, Teatro di Segesta, regia di Gian Carlo Sammartano (1985)
  • Quirinal Tango, regia di Pier Francesco Pingitore (1985)
  • Sederini Famosi, regia di Pier Francesco Pingitore (1986)
  • Buonanotte Bettino, regia di Pier Francesco Pingitore (1986)
  • Biberao, regia di Pier Francesco Pingitore (1988)
  • Miti e de Miti, regia di Pier Francesco Pingitore (1988)
  • Kekkasino, regia di Pier Francesco Pingitore (1990)
  • Vaudeville di Giuseppe Navello, regia di Beppe Navello (1991)
  • Il signor Popkin di Murray Schisgal, regia di Patrick Rossi Gastaldi (1991)
  • La vedova allegra di Franz Lehár, direttore d'orchestra Cristopher Franklin, regia di Gino Landi (operetta) (2002)[15]
  • Il Barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini, direttore d'orchestra e regia di Gianluigi Gelmetti (opera lirica) (2003)[16]
  • Lapilli, suoni e voci dall'isola di Fabio Grossi (2003)
  • Gadda 70 anni dopo in Abruzzo curato da Errico Centofanti, regia di Fabio Grossi (2004)
  • Senza perdere la tenerezza di Paco Ignacio Taibo II, voce narrante, spettacolo curato da Fabio Grossi (2004)
  • L'uomo, la bestia e la virtù di Luigi Pirandello, regia di Fabio Grossi (2005)
  • Face à face - Parole di Francia per scene d'Italia, reading con la regia di Fabio Grossi (2007)[17]
  • La città e l'isola, testi e cura di Gianfranco Goretti e Tommaso Giartosio (2007)[18]
  • GENDer GANGup Here, lettura del testo teatrale di Fabio Grossi (liberamente tratto da Spettri di Henrik Ibsen), regia di Fabio Grossi (2008)
  • Il piacere dell'onestà di Luigi Pirandello, regia di Fabio Grossi (2008)
  • La caduta di Albert Camus, riduzione teatrale e regia di Roberto Levante (voce) (2009)[19]
  • Minnazza - Letture tra i miti e le pagine di Sicilia di Fabio Grossi e Francesco di Marco, regia di Fabio Grossi (2009)
  • Le allegre comari di Windsor di William Shakespeare, regia di Fabio Grossi (2010)
  • Sogno di una notte di mezza estate di William Shakespeare, regia di Fabio Grossi (2012)
  • Carnivaldraghi, spettacolo di marionette, regia di Alessandro Accettella e Gianni Silano (voce) (2013)[20]
  • Prima del silenzio di Giuseppe Patroni Griffi, regia di Fabio Grossi (2013)
  • Spirito allegro di Noël Coward, regia di Fabio Grossi (2015)
  • Pensaci Giacomino di Luigi Pirandello, regia di Fabio Grossi (2018)
  • Bartleby lo scrivano (dal racconto di Hermann Melville), regia di Emanuele Gamba (2019)
  • In ogni vita la pioggia deve cadere di Fabio Grossi, regia di Fabio Grossi (2024)[21]

Prosa televisiva

Programmi televisivi

  • Dove sta Zazà (Programma Nazionale, 1973), regia di Antonello Falqui
  • Se... (Rete 2, 1976), programma-inchiesta di Luigi Costantini[22][23]
  • Black Out, 6 puntate (Rete 1, 1980), regia di Giancarlo Nicotra
  • Sotto le stelle n. 3 (Rai 1, 1983), regia di Giancarlo Nicotra
  • Polvere di pitone, 4 puntate (Rai 3, 1984), regia di Luciano Capponi
  • Sogni di gloria, 2 puntate (Rai 3, 1986), regia di Pier Francesco Pingitore
  • Per chi suona la campanella, 6 puntate (Rai 2, 1987), regia di Pier Francesco Pingitore
  • Porto Matto (Rai 1, 1987), regia di Adolfo Lippi
  • Biberon, 13 puntate (Rai 1, 1987), regia di Pier Francesco Pingitore
  • Miti e de miti (Rai 1, 1988), regia di Pier Francesco Pingitore
  • Europa Europa (Rai 1, 1988), regia di Luigi Bonori - partecipazione
  • Biberon n. 2, 18 puntate (Rai 1, 1988), regia di Pier Francesco Pingitore
  • Biberon a Venezia (Rai 1, 1989), regia di Pier Francesco Pingitore
  • Biberon n. 3, 9 puntate (Rai 1, 1990), regia di Pier Francesco Pingitore
  • La festa della mamma (Rai 1, 1991)
  • Crème Caramel, 10 puntate (Rai 1, 1991), regia di Pier Francesco Pingitore
  • Crème caramel n. 2, 11 puntate (Rai 1, 1991-1992), regia di Pier Francesco Pingitore
  • Saluti e baci, 12 puntate (Rai 1, 1993), regia di Pier Francesco Pingitore
  • Saluti e baci (fiction, opera e operetta), 3 puntate (Rai 1, 1993), regia di Pier Francesco Pingitore
  • Bucce di banana di fine anno, 1 puntata (Rai 1, 1993), regia di Pier Francesco Pingitore
  • Bucce di banana, 8 puntate (Rai 1, 1994), regia di Pier Francesco Pingitore
  • Bucce di banana Speciale, 5 puntate (Rai 1, 1994), regia di Pier Francesco Pingitore
  • Champagne (Canale 5, 1995), regia di Pier Francesco Pingitore
  • Rose rosse (Canale 5, 1996), regia di Pier Francesco Pingitore
  • Viva l'Italia (Canale 5, 1997), regia di Pier Francesco Pingitore
  • Viva Le Italiane (Canale 5, 1997), regia di Pier Francesco Pingitore
  • Gran caffè (Canale 5, 1998), regia di Pier Francesco Pingitore
  • Il ribaldone (Canale 5, 1999), regia di Pier Francesco Pingitore
  • BuFFFoni (Canale 5, 2000), regia di Pier Francesco Pingitore
  • Saloon (Canale 5, 2001), regia di Pier Francesco Pingitore (la compagnia de Il Bagaglino si trasferisce allo Studio 10 di Cinecittà)
  • Marameo (Canale 5, 2002), regia di Pier Francesco Pingitore
  • Mi consenta (Canale 5, 2003), regia di Pier Francesco Pingitore
  • Barbecue (Canale 5, 2004), regia di Pier Francesco Pingitore
  • Trenta ore per la vita - Un giorno nella vita (Rai 2, 2004)[24]
  • Tele fai da te (Canale 5, 2005), regia di Pier Francesco Pingitore
  • Nanni Loy, regista per caso (Raisat, 2005), regia di Carmen Giordano e Stefano Porru (film-documento)
  • Striscia la notizia, regia di Antonio Ricci (Canale 5, 2005) - due puntate
  • Torte in faccia (Canale 5, 2005-2006), regia di Pier Francesco Pingitore
  • E io pago.. (Canale 5, 2007), regia di Pier Francesco Pingitore
  • Gabbia di matti (Canale 5, 2008), regia di Pier Francesco Pingitore
  • Centocinquanta, (Rai 1, 2011), regia di Cristiano D'Alisera
  • Un intellettuale in borgata, regia di Enzo De Camillis – documentario Rai (2013)
  • Techetechete' (Rai 1, 2015) – puntata 53

Doppiaggio

Cinema

Televisione

Film d'animazione e serie animate

Prosa teatrale

Televisione

In televisione ha lavorato in diverse serie, come Cuore (2001), tratta dal romanzo di Edmondo De Amicis e diretta da Maurizio Zaccaro, La missione (1998) di Maurizio Zaccaro, Operazione Odissea (1999) di Rossella Drudi e Claudio Fragasso, Il bell'Antonio (2005) di Maurizio Zaccaro, Il cuore nel pozzo[29] (2005), diretta da Alberto Negrin, e Incastrati (2022) di Ficarra e Picone, e in alcuni film per la TV come Cristallo di rocca - Una storia di Natale (1997), sempre di Zaccaro. Inoltre, appare periodicamente in televisione con gli spot di Condorelli, azienda dolciaria di cui è ormai da tanti anni storico testimonial.

Teatro

Gli esordi risalgono agli inizi degli anni sessanta, quando, ancora adolescente, Gullotta legge un pezzo dell'Adelchi di Alessandro Manzoni durante un provino, al Centro Universitario Teatrale (C.U.T.) di Catania.[30] Incomincia così a recitare per lo Stabile di Catania, dove lavora per dieci anni accanto a grandi maestri come Ave Ninchi, Salvo Randone e Turi Ferro.

Sempre per il Teatro Stabile e l'Università di Catania nel 1992 interpreta il ruolo e i personaggi di Luigi Pirandello con Ottavio Rosati nel ruolo di Jacob Levi Moreno, padre dello psicodramma, in Fantasmi scritto e diretto da Ezio Donato.[31]

Tra i numerosi spettacoli teatrali in cui ha preso parte, ricordiamo: La rosa di zolfo, Stichus, Vaudeville, Il signor Popkin, La vedova allegra, Il barbiere di Siviglia, Lapilli, Gadda 70 anni dopo in Abruzzo, Senza perdere la tenerezza, Minnazza - Letture tra i miti e le pagine di Sicilia (la regia dello spettacolo è di Fabio Grossi, mentre gli scritti da cui sono tratte le letture sono di Giovanni Meli, Tomasi di Lampedusa, Luigi Pirandello, Luigi Capuana, Pippo Fava, Ignazio Buttitta, Andrea Camilleri),[32] L'uomo, la bestia e la virtù, Il piacere dell'onestà, Le allegre comari di Windsor.

Questi ultimi spettacoli, prodotti dal Teatro Eliseo di Roma, con la regia di Fabio Grossi, sono stati tra i maggiori incassi del teatro italiano degli ultimi anni. Nel 2013 interpreta, con altrettanto grande successo, il ruolo di Bottom nel Sogno di una notte di mezza estate, sempre con la fedele regia di Fabio Grossi ma, questa volta, prodotto dal Teatro Stabile di Catania. Nella stagione 2013/2014 è nuovamente in scena al Teatro Eliseo con lo spettacolo Prima del Silenzio di Giuseppe Patroni Griffi, con la fedele regia di Fabio Grossi e prodotto dal Teatro Eliseo. Nel 2016 porta in scena Spirito allegro di Noël Coward e nel 2018 Pensaci, Giacomino! di Luigi Pirandello sempre diretti da Fabio Grossi.

Altre attività

  • È stato voce narrante di Il grande spettacolo dell'acqua. Gerardo Maiella, il santo del popolo a Monteverde (AV), nell'oasi naturalistica del Lago di San Pietro, dal 2006 al 2013.
  • Nel 2009 canta in duetto con Aida Satta Flores il brano A cuore nudo (Premio della Critica e Premio Miglior Musica al Festival degli Autori di Sanremo), nei panni di un antico banditore.

Parodie

Gullotta, nelle varie trasmissioni televisive in cui ha collaborato con la compagnia del Bagaglino, si è spesso esibito imitando noti personaggi femminili dello spettacolo. Tra le sue imitazioni più divertenti e apprezzate dal pubblico, citiamo quelle di:

Onorificenze

Riconoscimenti

Altri premi

Doppiatori italiani

Spot pubblicitari

  • Torroncini Condorelli
  • Banca di Credito Cooperativo - Il teatrino della finanza (2006)[55]
  • Bievisan - Integratori della salute (2018)
  • Ignis elettrodomestici anni '70

Radio

Opere

Libri[59]

  • Mille fili d'erba, 1998
  • La serietà del comico, 2022, con Andrea Ciaffaroni

Audiolibri

  • La patente, Nell'albergo è morto un tale e La giara di Luigi Pirandello, edizioni Full Color Sound srl, Roma, 2013
  • Il lungo viaggio, Filologia, Giufà e La rimozione di Leonardo Sciascia, edizioni Full Color Sound srl, Roma, 2014

Videoclip musicali

Discografia

  • Strikimani, 33 giri (Cinevox) (1979)
  • Una serata al cabaret, il monologo "Discoteca", 33 giri (Spinnaker) (1987)

Note

  1. ^ La Repubblica - Leo Gullotta: sono gay, su ricerca.repubblica.it.
  2. ^ Gullotta: La Rai Mi Negò Il Ruolo Di Don Puglisi Perché Gay: Italia Bigotta, su leggo.it. URL consultato il 14 marzo 2012 (archiviato dall'url originale il 14 marzo 2012).
  3. ^ Copia archiviata, su teatrostabilecatania.it. URL consultato il 30 giugno 2014 (archiviato dall'url originale il 19 settembre 2015).
  4. ^ Simonetta Caminiti, "Woody adesso è mio. Dopo Lionello lo doppio io", "Il Giornale", 13 marzo 2012
  5. ^ Il Messaggero - Leo Gullotta: doppio Woody Allen pensando al grande Oreste Lionello, su ilmessaggero.it. URL consultato il 13 marzo 2012 (archiviato dall'url originale il 7 gennaio 2014).
  6. ^ La Repubblica - Leo Gullotta: sono gay
  7. ^ Leo Gullotta mostra la fede in tv e rivela di aver sposato il compagno, su Tgcom24. URL consultato il 30 agosto 2019 (archiviato dall'url originale il 30 agosto 2019).
  8. ^ Leo Gullotta ha sposato il compagno dopo 32 anni d'amore: "I diritti sono diritti", su Today. URL consultato il 30 agosto 2019.
  9. ^ Leo Gullotta sposa il compagno dopo 32 anni e mostra la fede: «Un diritto conquistato», su ilmessaggero.it. URL consultato il 31 agosto 2019.
  10. ^ Luigina Moretti, Leo Gullotta e Fabio Grossi: amore a prova di palcoscenico, su torinocronaca.it. URL consultato il 10 gennaio 2024.
  11. ^ Aggeo Savioli, Roma nei giorni tragici e gloriosi della Resistenza, «L'Unità», Roma, 27 marzo 1974, p.7
  12. ^ D.G., Cabaret. Ma che c'è... Fregoli?!, «L'Unità», Roma, 23 ottobre 1975, p.13
  13. ^ Riapre il Puff con «Pasquino», «L'Unità», Roma, 3 novembre 1976, p.9
  14. ^ F.C., Cabaret. Pasquino al Puff, «L'Unità», Roma, 9 novembre 1976, p.9
  15. ^ Vedova in allegria, "Il Giornale della Musica", 18 maggio 2002
  16. ^ Leo Gullotta rossiniano, "Corriere della Sera", 27 maggio 2003
  17. ^ «L'Epistola ai giovani attori» di Olivier Py nell'interpretazione di Leo Gullotta
  18. ^ Teatro: Roma, Leo Gullotta Porta In Scena 'La Città E L'Isola'
  19. ^ Rodolfo Di Giammarco, La caduta di Albert Camus con la voce di Leo Gullotta, "La Repubblica", 31 maggio 2009
  20. ^ «Carnivaldraghi» al Teatro Mongiovino, Roma, febbraio 2013
  21. ^ Luigina Moretti, Leo Gullotta e Fabio Grossi: amore a prova di palcoscenico, su torinocronaca.it. URL consultato il 10 gennaio 2024.
  22. ^ Un debutto con grinta, «L'Unità\Settimana radio Tv», 24 gennaio 1976
  23. ^ Controcanale, «L'Unità», 25 gennaio 1976, p.9
  24. ^ Condotto da Lorella Cuccarini Rai 2 – Da lunedì 9 febbraio alle 21.00 a lunedì 16 febbraio 2004, su volint.it. URL consultato il 28 giugno 2014 (archiviato dall'url originale il 7 febbraio 2004).
  25. ^ AntonioGenna.net presenta: IL MONDO DEI DOPPIATORI - ZONA CINEMA: "Le avventure di Pinocchio" / "Pinocchio e la chiave d'oro"
  26. ^ Giovanni e Paolo e il mistero dei pupi, su ufficiostampa.rai.it. URL consultato il 15 ottobre 2020 (archiviato dall'url originale l'8 luglio 2014).
  27. ^ "Lezioni di mare" all'Ecovision Festival 2007, 5 giugno 2007 Archiviato il 12 luglio 2007 in Internet Archive.
  28. ^ Un cartoon su padre Puglisi con le voci di Gullotta e Gioè, "La Repubblica", 16 settembre 2012
  29. ^ Foibe. Un film per capire, "Panorama.it", 16 luglio 2004
  30. ^ Jessica Nicotra, Un viaggio nelle esperienze di vita e di lavoro di un uomo: Leo Gullotta Archiviato il 26 ottobre 2014 in Internet Archive.; Intervista a Leo Gullotta, un grande attore, un grande uomo, 24 ottobre 2011 Archiviato il 26 ottobre 2014 in Internet Archive.
  31. ^ Fantasmi di Ezio Donato per il Teatro Stabile di Catania Plays
  32. ^ GULLOTTA CON "MINNAZZA" SOLO NEI TEATRI DI PIETRA, su giornaledellospettacolo.it. URL consultato il 20 dicembre 2021 (archiviato dall'url originale il 28 giugno 2014).
  33. ^ Sito web del Quirinale: dettaglio decorato..
  34. ^ Accademia del Cinema Italiano - Premi David di Donatello, su daviddidonatello.it. URL consultato il 20 agosto 2021.
  35. ^ Leo Gullotta Premi vinti e nomination, su ComingSoon.it. URL consultato il 20 agosto 2021.
  36. ^ Taormina, 70 anni di Nastri d'Argento: premi a Leo Gullotta e Beppe Fiorello, su la Repubblica, 2 luglio 2016. URL consultato il 20 agosto 2021.
  37. ^ Globo d'oro al miglior attore - Globo D'oro della Stampa Estera, su Globo D'oro, 7 maggio 2020. URL consultato il 20 agosto 2021.
  38. ^ SemiColonWeb, CIAK D'ORO 2002, su news.cinecitta.com. URL consultato il 20 agosto 2021.
  39. ^ Taormina Arte, su taoarte.it. URL consultato il 20 agosto 2021.
  40. ^ Premi Flaiano, Vincitori Premi Internazionali Flaiano anno 1995, su premiflaiano.com. URL consultato il 20 agosto 2021.
  41. ^ Repubblica.it» spettacoli_e_cultura» Oscar Tv, pace Ricci-Bonolis "Speriamo che venga a Mediaset"
  42. ^ PREMI: ROMA, AL TEATRO ARGENTINA LA CONSEGNA DEL 'GINO TANI' (2)
  43. ^ https://www.premioberenicecna.it/edizione/9-edizione/, su premioberenicecna.it. URL consultato il 20 agosto 2021.
  44. ^ III Premio Turi Ferro. Il premio intitolato al grande attore catanese andrà quest'anno a Leo Gullotta, su Guida Sicilia. URL consultato il 20 agosto 2021.
  45. ^ Premio Persefone 2018 (PDF), su cortearcana.it. URL consultato il 20 agosto 2021 (archiviato dall'url originale il 20 agosto 2021).
  46. ^ Premi Flaiano, Vincitori Premi Internazionali Flaiano anno 2010, su premiflaiano.com. URL consultato il 20 agosto 2021.
  47. ^ Leo Gullotta riceve il premio Arlecchino d’Oro, su ProgettoItaliaNews. URL consultato il 20 agosto 2021.
  48. ^ Albo d'Oro, su premionazionaleletterariopisa.onweb.it. URL consultato il 20 agosto 2021.
  49. ^ Premio Vittorini 2011 al teatro greco di Siracusa, su recensito.net, 28 giugno 2011. URL consultato il 20 dicembre 2021 (archiviato dall'url originale il 26 giugno 2014).
  50. ^ Cronaca Oggi Quotidiano, Il Giornale
  51. ^ alfiobonaccorso, Le emozioni di Taobuk 2016: ecco i premiati, su Taobuk Blog, 24 ottobre 2016. URL consultato il 20 agosto 2021.
  52. ^ Premio Martoglio a Leo Gullotta, Nino Bellomo e Tony Cucchiara - TGR Sicilia, su TGR. URL consultato il 20 agosto 2021.
  53. ^ Premio Charlot: Premiati 2019, su premiocharlot.it. URL consultato il 19 agosto 2021 (archiviato dall'url originale il 20 novembre 2019).
  54. ^ Federica Manzitti, Leo Gullotta, 54 anni di spettacolo, un attore da «Pellicola d’oro», su Corriere della Sera, 30 luglio 2021. URL consultato il 20 agosto 2021.
  55. ^ McCann sceglie le marionette animate per la campagna BCC, 2 novembre 2006
  56. ^ Mondo visione, «L'Unità\Settimana radio Tv», 24 gennaio 1976
  57. ^ Controcanale, «L'Unità», 20 luglio 1974, p.9
  58. ^ RADIORAI: LA RADIO PER LE FESTE (4) Radiorai: La radio per le Feste, Adnkronos, 24 dicembre 1996
  59. ^ Leo Gullotta, su unilibro.it.

Bibliografia

  • Aldo Grasso, Storia della televisione italiana, Milano, Garzanti, 1992. ISBN 88-11-73819-9; 2000. ISBN 88-11-73883-0; 2004. ISBN 88-11-74031-2.
  • Aldo Grasso (a cura di), Enciclopedia della televisione Garzanti, Milano, Garzanti, 1996. ISBN 88-11-50466-X; 2002. ISBN 88-11-50502-X; 2008. ISBN 978-88-11-50526-6.
  • Leo Gullotta (voce), in Enrico Lancia, Roberto Poppi (a cura di), Dizionario del cinema italiano. Testi e strumenti per la scuola e l'università, III, Gli attori. Dal 1930 ai giorni nostri, vol.1, A-L, Roma, Gremese, 2003. ISBN 88-8440-213-1.
  • Giorgio Tabanelli, Franco Enriquez e la Compagnia dei Quattro, Roma, Rai-Eri, 2006 ISBN 88-397-1363-8
  • Andrea Jelardi, Giordano Bassetti, Queer TV. Omosessualità e trasgressione nella televisione italiana, Roma, Croce, 2007. ISBN 88-89337-28-1.
  • Andrea Jelardi, Giuseppe Farruggio, Eduardo Savarese, Giordano Bassetti, In scena en travesti. Il travestitismo nello spettacolo italiano, Roma, Croce, 2009. ISBN 978-88-640-2009-9.

Altri progetti

Altri progetti

  • Wikiquote
  • Wikimedia Commons
  • Collabora a Wikiquote Wikiquote contiene citazioni di o su Leo Gullotta
  • Collabora a Wikimedia Commons Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Leo Gullotta

Collegamenti esterni

  • Sito ufficiale, su leogullotta.it. Modifica su Wikidata
  • Gullotta, Leo, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. Modifica su Wikidata
  • (EN) Leo Gullotta, su Anime News Network. Modifica su Wikidata
  • (EN) Leo Gullotta, su MyAnimeList. Modifica su Wikidata
  • Leo Gullotta (Salvatore Leopoldo Gullotta), su CineDataBase, Rivista del cinematografo. Modifica su Wikidata
  • Leo Gullotta, su MYmovies.it, Mo-Net Srl. Modifica su Wikidata
  • Leo Gullotta, su Movieplayer.it, NetAddiction S.r.l.. Modifica su Wikidata
  • Leo Gullotta, su FilmTv.it, Arnoldo Mondadori Editore. Modifica su Wikidata
  • Leo Gullotta, su Il mondo dei doppiatori, AntonioGenna.net. Modifica su Wikidata
  • Leo Gullotta, su Comingsoon.it, Anicaflash. Modifica su Wikidata
  • (EN) Leo Gullotta, su IMDb, IMDb.com. Modifica su Wikidata
  • (EN) Leo Gullotta, su AllMovie, All Media Network. Modifica su Wikidata
  • (EN) Leo Gullotta, su Rotten Tomatoes, Fandango Media, LLC. Modifica su Wikidata
  • (EN) Leo Gullotta, su Metacritic, Red Ventures. Modifica su Wikidata
  • Il caso Gullotta, su cinemagay.it. URL consultato il 26 giugno 2014 (archiviato dall'url originale il 22 giugno 2015).
  • Intervista a Radio Popolare Roma, su radiopopolareroma.it. URL consultato il 20 dicembre 2021 (archiviato dall'url originale il 31 marzo 2016).
  • Intervista a Radio Bue (gennaio 2014), su radiobue.it. URL consultato il 28 giugno 2014 (archiviato dall'url originale il 22 giugno 2015).
  • Scheda biografica a cura di Trovacinema-La Repubblica, su trovacinema.repubblica.it.
  • Scheda biografica a cura del Festival della Basilicata, su festivalvillabasilica.it.
  • Biografia a cura di Fuxia, su fuxiaproduzioni.it.
  • Intervista 1999, su ortigianet.it. URL consultato il 28 giugno 2014 (archiviato dall'url originale il 14 maggio 2006).
  • Igor Righetti, Leo Gullotta al Confessionale del ComuniCattivo, 2 giugno 2005, su comunitazione.it.
  • Leo Gullotta: "Recitare è un carnevale", intervista, 23 gennaio 2005, su intervisteromane.net.
  • https://www.csfd.cz/tvurce/9963-leo-gullotta/ (profilo in lingua Ceca)
Predecessore David di Donatello per il miglior attore non protagonista Successore
Bernard Blier
per Speriamo che sia femmina
1987
per Il camorrista
Peter O'Toole
per L'ultimo imperatore
I
Leopoldo Trieste
per L'uomo delle stelle
1997
per Il carniere
Silvio Orlando
per Aprile
II
Fabrizio Bentivoglio
per Del perduto amore
2000
per Un uomo perbene
ex aequo con Giuseppe Battiston per Pane e tulipani
Tony Sperandeo
per I cento passi
III
Controllo di autoritàVIAF (EN) 167178155 · ISNI (EN) 0000 0001 1483 854X · SBN BVEV058172 · LCCN (EN) nr98006826 · BNF (FR) cb141842571 (data) · J9U (ENHE) 987011288849905171 · CONOR.SI (SL) 175394915 · WorldCat Identities (EN) lccn-nr98006826
  Portale Biografie
  Portale Cinema
  Portale LGBT
  Portale Teatro
  Portale Televisione