Wolfgang Rihm

Wolgang Rihm a Colonia nel giugno 2007

Wolfgang Rihm (Karlsruhe, 13 marzo 1952) è un compositore tedesco.

A capo del dipartimento di musica contemporanea della Hochschule für Musik Karlsruhe (il conservatorio superiore di Karlsruhe);[1] figura di rilievo in molti festival europei, in particolare modo del Festival di Salisburgo e di Lucerna, dov'è stato compositore ospite.[1] Nel 2001 è stato insignito del grado di officier dell'Ordre des arts et des lettres.[1]

Biografia

Rihm completa i suoi studi in composizione nel 1972[1] alla Hochschule für Musik Karlsruhe, solo due anni prima della première al Festival di Donaueschingen di Morphonie-Sektor IV, uno dei suoi primi e importanti lavori (1974), che lo lanciò nella nuova scena musicale europea di quel periodo.[1][2]
Le pagine di questi primi lavori, seppur vicine alle avanguardie postbelliche, presentano un carattere connesso alla tradizione sinfonica del passato, tanto ad essere state considerate addirittura "reazionarie" rispetto alle avanguardie stesse[1][2] (capeggiate da compositori quali Boulez e Stockhausen, con il quale studiò nel 1973)[2]. In realtà, la poetica di Rihm è molto personale e prende le distanze, sia della imposizioni delle avanguardie, sia dalle tendenze, tutte nostalgiche, dei reazionari.[2]
Compositore molto prolifico,[2] ha all'attivo centinaia di brani completati, buona parte dei quali devono ancora essere registrati;[1] non considera mai un lavoro come terminato, molto spesso rivedendo anni dopo le sue partiture, apportandovi delle modifiche anche consistenti (un esempio: Ins Offene... (1990); la riscrisse quasi del tutto nel 1992, riutilizzandola, poi, come base per il concerto per pianoforte Sphere (1994), che a sua volta è stato da lui rielaborato per Nachstudie (1994), un lavoro pianistico al quale mise ancora mano nel 2002 per scrivere, prima Nachstudie, Sphäre nach Studie per arpa, 2 contrabbassi, pianoforte e percussioni, poi Sphäre um Sphäre, intesa come una nuova versione di Sphere).[1]
Altri lavori importanti sono i 12 quartetti d'archi, Die Hamletmaschine (1983/86), opera basata su testi di Heiner Müller, Die Eroberung von Mexico (1987/1991), opera basata su testi di Antonin Artaud, l'oratorio Deus Passus (1999/2000) e, tra i lavori ancora più maturi, Dionysus-Dithyrambs (2010), su testi di Friedrich Nietzsche.[1]
Alcuni tra i compositori che hanno influenzato maggiormente il suo stile sono Luigi Nono, Helmut Lachenmann e Morton Feldman.[1]

Composizioni

Lavori operistici

  • Dionysos
  • Die Eroberung von Mexico
  • Die Hamletmaschine
  • Jakob Lenz
  • Faust und Yorick
  • Oedipus

Lavori orchestrali

  • Form / 2 Formen (secondo stato)
  • Gejagte Form (prima versione)
  • Gejagte Form (seconda versione)
  • IN-SCHRIFT (1995)
  • Jagden und Formen
  • Jagden und Formen (2008)
  • Symphony No. 1, Op. 3
  • Symphony No. 2 (primo e ultimo movimento)
  • Sub-Kontur per grandi orchestre
  • Vers une symphonie fleuve I–IV
  • IN-SCHRIFT 2 (2013)

Concerti

  • Violino
    • Gesungene Zeit
    • Lichtes Spiel
    • COLL'ARCO
  • Viola
    • Concerto per viola e orchestra
    • Concerto per viola e orchestra No. 2
  • Violoncello
    • Konzert in einem Satz
    • Monodram
    • Styx und Lethe
  • Quartetto d'archi
    • CONCERTO
  • Clarinetto
    • Musik für Klarinette und Orchester
  • Oboe
    • Musik für Oboe und Orchester
  • Fagotto
    • Psalmus
  • Tromba
    • Gebild
    • Marsyas, Rhapsodie für Trompete mit Schlagzeug und Orchester
  • Trombone
    • Canzona per sonare
  • Pianoforte
    • Sphere
  • Arpa
    • Die Stücke des Sängers
  • Organo
    • Unbenannt IV

Quartetto d'archi

  • Grave
  • Quartettstudie
  • Quartetto d'archi No. 1
  • Quartetto d'archi No. 2
  • Quartetto d'archi No. 3
  • Quartetto d'archi No. 4
  • Quartetto d'archi No. 5
  • Quartetto d'archi No. 6
  • Quartetto d'archi No. 7
  • Quartetto d'archi No. 8
  • Quartetto d'archi No. 9
  • Quartetto d'archi No. 10
  • Quartetto d'archi No. 11
  • Quartetto d'archi No. 12
  • Quartetto d'archi No. 13

Voce

Voce e orchestra

    • Fünf Abgesangsszenen
    • Drei späte Gedichte von Heiner Müller
    • Ernster Gesang mit Lied
    • Frau / Stimme
    • Friedrich Hölderlin-Fragmente
    • Lenz-Fragmente
    • Penthesilea Monolog
    • Rainer Maria Rilke: Vier Gedichte

Voce e pianoforte

  • Gesänge, Op. 1 (1968–71)
  • Vier Gedichte aus „Atemwende“ (Paul Celan) (1973)
  • Alexanderlieder (1975/76) per mezzosoprano, baritono & 2 pianoforti. (Ernst Herbeck)
  • Hölderlin-Fragmente (1976/77) versione per pianoforte
  • Neue Alexanderlieder (1979) (Herbeck) per baritono
  • Lenz-Fragmente (1980) per tenore
  • Wölfli-Liederbuch (1980/81) bass-baritone & piano, con episodi per 2 tamburi (orch. versione 1982)
  • Das Rot (Karoline von Günderrode) (1990)
  • Vier Gedichte von Peter Härtling (1993)
  • Drei Gedichte von Monique Thoné (1997)
  • Apokryph (1997) (Georg Büchner)
  • Nebendraußen (1998) (Hermann Lenz)
  • Ende der Handschrift. Elf späte Gedichte von Heiner Müller (1999)
  • Rilke: 4 Gedichte (2000)
  • Sechs Gedichte von Friedrich Nietzsche (2001)
  • Lavant-Gesänge (2000–2001). Cinque poesie di Christine Lavant
  • Brentano-Phantasie (2002) (Clemens Brentano)
  • Eins und doppelt (2004). Cinque canzoni dal crepuscolo, per baritono e pianoforte.
    • Abendempfindung (Arnim)
    • Gingo biloba (Goethe)
    • Dämmrung senkte sich von oben (Goethe)
    • Ausgang (Fontane)
    • Worte sind der Seele Bild (Goethe)
  • Drei Hölderlin-Gedichte (2004)
  • 2 Sprüche (2005) (Friedrich Schiller)
  • Heine zu „Seraphine“ (2006). Sette poesie di Heinrich Heine

Opere corali

  • Coro a cappella
    • Sieben Passions-Texte
  • Coro con orchestra o ensemble

Solo per archi

  • Über die Linie (violoncello)
  • Über die Linie VII (violino)

Solo per pianoforte

  • Auf einem anderen Blatt
  • Brahmsliebewalzer
  • Klavierstücke No. 1–7 (1970–1980)
  • Ländler (1979)
  • Nachstudie
  • Zwiesprache (1999)

Solo per organo

  • Drei Fantasien

Scritti

  • (DE) Wolfgang Rihm, Ausgesprochen: Schriften und Gespräche, Winterthur, Ulrich Mosch, 1997, ISBN 3-7957-0395-6.

Onorificenze

Onorificenze tedesche

Onorificenze straniere

Note

  1. ^ a b c d e f g h i j k magazzini-sonori.it. URL consultato il 20 gennaio 2011.
  2. ^ a b c d e sistemamusica.it. URL consultato il 20 gennaio 2011 (archiviato dall'url originale il 21 febbraio 2014).

Altri progetti

Altri progetti

  • Wikimedia Commons
  • Collabora a Wikimedia Commons Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Wolfgang Rihm

Collegamenti esterni

  • (FR) Biografia di Wolfgang Rihm, in Brahms - Base de documentation sur la musique contemporaine, Ircam.
  • (EN) Universal edition, su universaledition.com.
  • Intervista, su andreaverrengia.com.
Controllo di autoritàVIAF (EN) 41814452 · ISNI (EN) 0000 0001 1442 577X · Europeana agent/base/151096 · LCCN (EN) n80158645 · GND (DE) 118803409 · BNF (FR) cb14785860v (data) · J9U (ENHE) 987007266999305171 · NDL (ENJA) 00989704 · WorldCat Identities (EN) lccn-n80158645
  Portale Biografie
  Portale Musica classica