Totone da Campione

Totone da Campione, noto anche come Todone da Campiglione (Campione d'Italia, ... – dopo il 777), è stato un nobile longobardo.

Biografia

Totone nacque presumibilmente a Campione nell'VIII secolo, da Arete. Apparteneva ad una famiglia di ricchi possidenti locali di stirpe longobarda.

L'8 maggio 777, poco prima di morire, si recò a Milano dove scrisse un testamento nel quale ordinava la trasformazione della sua dimora di Campione[1] in un ospedale dei poveri o xenodochio, assegnandogli tutti i suoi beni. Per sua volontà, sia l'ospedale che i beni sarebbero dovuti passare sotto il controllo dell'arcidiocesi di Milano, allora retta dall'arcivescovo Tomaso. Gli obblighi del prelato o dell'eventuale prevosto da lui nominato sarebbero consistiti nella donazione di cibo a dodici poveri ogni venerdì e sia il mercoledì che il venerdì durante la Quaresima nonché di duecento libbre d'olio all'oratorio di San Zenone di Campione[2], affinché di notte ardessero sempre quattro lampade e una di giorno e che il 12 aprile, durante la festa del santo, sarebbe dovuta essere illuminata ancora di più e si sarebbe dovuto offrire il pranzo al prevosto, ai sacerdoti e a tutti i poveri che fossero accorsi alla solennità. Volle che si donassero venti libbre d'olio alla basilica di Sant'Ambrogio[3] e dieci libbre ciascuna alle basiliche di San Nazaro in Brolo, San Vittore al Corpo[4] e San Lorenzo Maggiore. Volle infine che i suoi servi diventassero aldioni[5] sotto tutela dell'ospedale con l'assegnazione di un solido e che tutti gli uomini liberi che si erano obbligati a lavorare nelle sue proprietà lavorassero ora per l'ospedale a sue spese[6].

Il testamento di Totone fece diventare Campione un feudo dell'arcidiocesi di Milano per nove secoli, staccandola dalla diocesi di Como, ne cambiò inoltre il suo status giuridico poiché si venne a costituire un'isola giurisdizionale riconosciuta dal Sacro Romano Impero.

Note

  1. ^ Allora detto Campilione o Campiglione e facente parte del Seprio
  2. ^ Fondato dalla famiglia di Totone prima del 756
  3. ^ Retta dal custode Forte
  4. ^ Retta dal custode Diodato
  5. ^ O aldii, uomini semiliberi che non potevano allontanarsi dalla terra nella quale il padrone li aveva collocati né partecipare alle assemblee popolari
  6. ^ Giulini, Memorie, vol. I, pp. 20-22, 24-25

Bibliografia

  • Giorgio Giulini, Memorie spettanti alla storia, al governo e alla descrizione della città e campagna di Milano ne' secoli bassi, Milano, vol. I, 1854.
  • Ludovico Antonio Muratori, Antiquitates italicae medii aevi, Milano, 1738.

Voci correlate

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