Gruppoide (teoria delle categorie)

In matematica, un gruppoide è una struttura algebrica usata per generalizzare gruppi e azioni di gruppo.

Il concetto di gruppoide è stato introdotto da Heinrich Brandt nel 1927[1]; spesso quindi tale entità viene chiamata gruppoide di Brandt.

Successivamente, inspirandosi alla teoria classica dei gruppi di Lie, in geometria differenziale è stata sviluppata una nozione di gruppoide dotato di una struttura differenziale compatibile, detto gruppoide di Lie.[2][3]

Definizione

In senso algebrico, un gruppoide è definito come un insieme G {\displaystyle G} munito di una funzione parziale {\displaystyle \oplus } e di una funzione totale −1 che soddisfano le seguenti condizioni per ogni f {\displaystyle f} e g {\displaystyle g} in G {\displaystyle G} :

  • {\displaystyle \oplus } è associativa, cioè se esistono sia f g {\displaystyle f\oplus g} che g h {\displaystyle g\oplus h} , allora ( f g ) h {\displaystyle (f\oplus g)\oplus h} e f ( g h ) {\displaystyle f\oplus (g\oplus h)} sono definite e coincidono;
  • f 1 f {\displaystyle f^{-1}\oplus f} e f f 1 {\displaystyle f\oplus f^{-1}} sono sempre definite;
  • Se f g {\displaystyle f\oplus g} è definita, allora f g g 1 = f {\displaystyle f\oplus g\oplus g^{-1}=f} e f 1 f g = g {\displaystyle f^{-1}\oplus f\oplus g=g} (non è necessario specificare che sono definite, in quanto ciò segue banalmente dalle prime due condizioni).

In senso categoriale, un gruppoide è definito come una categoria piccola in cui tutti i morfismi sono invertibili. Denotando G {\displaystyle G} e M {\displaystyle M} , rispettivamente, gli insiemi dei morfismi e degli oggetti, un gruppoide possiede le seguenti mappe di struttura:

  • Una mappa sorgente s : G M {\displaystyle s\colon G\rightarrow M} , che associa ad ogni morfismo g : x y {\displaystyle g\colon x\to y} il suo oggetto sorgente x . {\displaystyle x.}
  • Una mappa bersaglio t : G M {\displaystyle t\colon G\rightarrow M} , che associa ad ogni morfismo g : x y {\displaystyle g\colon x\to y} il suo oggetto bersaglio y . {\displaystyle y.}
  • Una moltiplicazione parziale m : G × M G G {\displaystyle m\colon G\times _{M}G\rightarrow G} , che associa a due morfismi compatibili g 2 : y z {\displaystyle g_{2}\colon y\to z} e g 1 : x y {\displaystyle g_{1}\colon x\to y} la loro composizione g 2 g 1 : x z . {\displaystyle g_{2}\cdot g_{1}\colon x\to z.}
  • Una mappa unità u : M G {\displaystyle u\colon M\rightarrow G} , che associa ad ogni oggetto x {\displaystyle x} il morfismo identità i d x . {\displaystyle \mathrm {id} _{x}.}
  • Una mappa inversione i : G G {\displaystyle i\colon G\rightarrow G} , che associa ad ogni morfismo g : x y {\displaystyle g\colon x\to y} il suo inverso g 1 : y x . {\displaystyle g^{-1}\colon y\to x.}

Un gruppoide viene spesso schematicamente rappresentato da G M {\displaystyle G\rightrightarrows M} (le due frecce indicano le mappe sorgente e bersaglio).

Esempi e prime proprietà

Dato un gruppoide G M {\displaystyle G\rightrightarrows M} , si definisce orbita attraverso x M {\displaystyle x\in M} l'insieme O ( x ) := t ( s 1 ( x ) ) M {\displaystyle {\mathcal {O}}(x):=t(s^{-1}(x))\subseteq M} degli elementi di M {\displaystyle M} che si collegano ad x {\displaystyle x} tramite un morfismo di G {\displaystyle G} . Le orbite di un gruppoide formano una partizione di M {\displaystyle M} ; un gruppoide è detto transitivo se ammette una sola orbita, cioè se ogni due punti di M {\displaystyle M} possono essere da morfismi.

L'insieme G x := s 1 ( x ) t 1 ( x ) G {\displaystyle G_{x}:=s^{-1}(x)\cap t^{-1}(x)\subseteq G} dei morfismi che hanno sorgente e bersaglio uguale a x {\displaystyle x} è detto gruppo di isotropia in x M {\displaystyle x\in M} , e possiede una naturale struttura di gruppo. Se due oggetti x {\displaystyle x} e y {\displaystyle y} sono nella stessa orbita, i gruppi di isotropia G x {\displaystyle G_{x}} e G y {\displaystyle G_{y}} sono isomorfi. In particolare, tutti i gruppi di isotropia di un gruppoide transitivo sono isomorfi fra loro.

I concetti di morfismo di gruppoidi e di sottogruppoide sono definiti come i loro analoghi in teoria dei gruppi.

Ecco alcuni semplici esempi di gruppoidi:

  • Ogni gruppo G {\displaystyle G} è un gruppoide G { } {\displaystyle G\rightrightarrows \{*\}} con un solo oggetto.
  • Dato un insieme M {\displaystyle M} , il gruppoide unità M M {\displaystyle M\rightrightarrows M} è il gruppoide con s = t = i d M {\displaystyle s=t=\mathrm {id} _{M}} e moltiplicazione triviale.
  • Dato un insieme M {\displaystyle M} , il gruppoide coppia M × M M {\displaystyle M\times M\rightrightarrows M} è il gruppoide con sorgente s ( x , y ) = y {\displaystyle s(x,y)=y} , bersaglio t ( x , y ) = x {\displaystyle t(x,y)=x} e moltiplicazione ( x , y ) ( y , z ) = ( x , z ) . {\displaystyle (x,y)\cdot (y,z)=(x,z).}
  • Data un'azione (per esempio sinistra) di un gruppo G {\displaystyle G} su un insieme M , {\displaystyle M,} il gruppoide di azione G × M M {\displaystyle G\times M\rightrightarrows M} è definito sorgente s ( g , x ) = x {\displaystyle s(g,x)=x} , bersaglio t ( g , x ) = g x {\displaystyle t(g,x)=g\cdot x} e moltiplicazione ( h , g x ) ( g , x ) = ( h g , x ) . {\displaystyle (h,g\cdot x)\cdot (g,x)=(hg,x).}

Gruppoidi con strutture geometriche

Un gruppoide topologico è un gruppoide G M {\displaystyle G\rightrightarrows M} in cui G {\displaystyle G} e M {\displaystyle M} sono spazi topologici, le mappe di struttura sono continue, e le mappe sorgente e bersaglio sono aperte. Questa nozione è la diretta generalizzazione di un gruppo topologico.

Analogamente, un gruppoide di Lie è un gruppoide topologico G M {\displaystyle G\rightrightarrows M} in cui G {\displaystyle G} e M {\displaystyle M} sono varietà differenziabili, le mappe di struttura sono lisce, e le mappe sorgente e bersaglio sono summersioni. Questa nozione è la diretta generalizzazione di un gruppo di Lie. Come per i gruppi di Lie, è possibile studiare un gruppoide di Lie attraverso la sua controparte infinitesima, il suo algebroide di Lie, che generalizza il concetto di algebra di Lie.[4]

Un gruppoide di Lie G M {\displaystyle G\rightrightarrows M} può essere dotato di ulteriori strutture geometriche: è sufficiente equipaggiare la varietà G {\displaystyle G} con una struttura geometrica, e imporre un'appropriata condizione algebrica di compatibilità con la moltiplicazione[5]. Questi tipi di gruppoidi sono strumenti fondamentali in geometria simplettica e geometria di Poisson[6][7][8] e in teoria delle foliazioni[9].

Note

  1. ^ (DE) H. Brandt Über eine Verallgemeinerung des Gruppenbegriffes Mathematische Annalen 96, 1927, 360-366[collegamento interrotto]
  2. ^ Mackenzie, K. (Kirill), Lie groupoids and Lie algebroids in differential geometry, Cambridge University Press, 1987, ISBN 978-1-107-36145-4, OCLC 839305395. URL consultato l'8 febbraio 2020.
  3. ^ Mackenzie, K. (Kirill), General theory of lie groupoids and lie algebroids, Cambridge University Press, 2005, ISBN 978-1-107-32588-3, OCLC 841393151. URL consultato l'8 febbraio 2020.
  4. ^ Marius Crainic e Rui Fernandes, Integrability of Lie brackets, in Annals of Mathematics, vol. 157, n. 2, 1º marzo 2003, pp. 575–620, DOI:10.4007/annals.2003.157.575. URL consultato l'8 febbraio 2020.
  5. ^ (EN) Yvette Kosmann-Schwarzbach, Multiplicativity, from Lie groups to generalized geometry, in Banach Center Publications, vol. 110, 2016, pp. 131–166, DOI:10.4064/bc110-0-10. URL consultato l'8 febbraio 2020.
  6. ^ Alan Weinstein, Symplectic groupoids and Poisson manifolds, in Bulletin of the American Mathematical Society, vol. 16, n. 1, 1º gennaio 1987, pp. 101–105, DOI:10.1090/s0273-0979-1987-15473-5. URL consultato l'8 febbraio 2020.
  7. ^ (EN) Alan Weinstein, Coisotropic calculus and Poisson groupoids, in Journal of the Mathematical Society of Japan, vol. 40, n. 4, 1988-10, pp. 705–727, DOI:10.2969/jmsj/04040705. URL consultato l'8 febbraio 2020.
  8. ^ (EN) Marius Crainic e Rui Loja Fernandes, Integrability of Poisson Brackets, in Journal of Differential Geometry, vol. 66, n. 1, 2004-01, pp. 71–137, DOI:10.4310/jdg/1090415030. URL consultato l'8 febbraio 2020.
  9. ^ Moerdijk, Ieke e Mrc̆un, Janez, Introduction to foliations and Lie groupoids, Cambridge University Press, 2003, ISBN 0-511-06307-5, OCLC 57254299. URL consultato l'8 febbraio 2020.

Collegamenti esterni

  • (EN) Eric W. Weisstein, Gruppoide, su MathWorld, Wolfram Research. Modifica su Wikidata
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