Governo Crispi III
Governo Crispi III | |
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Stato | Italia |
Presidente del Consiglio | Francesco Crispi (Sinistra storica) |
Coalizione | Sinistra storica |
Legislatura | XVIII |
Giuramento | 15 dicembre 1893 |
Dimissioni | 14 giugno 1894 |
Governo successivo | Crispi IV 14 giugno 1894 |
Giolitti I Crispi IV |
Il Governo Crispi III fu in carica dal 15 dicembre 1893[1] al 14 giugno 1894, per un totale di 181 giorni, vale a dire 5 mesi e 30 giorni.
Compagine di governo
Appartenenza politica
Partito | Presidente | Ministri | Sottosegretari | Totale | |
---|---|---|---|---|---|
Sinistra storica | 1 | 3 | 4 | 8 | |
Indipendente | - | 8 | 7 | 15 |
Composizione
Carica | Titolare | Sottosegretario | ||
---|---|---|---|---|
Presidenza del Consiglio dei ministri | Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio | |||
Presidente del Consiglio dei ministri | Francesco Crispi (Sinistra storica) | Carica non assegnata[2] | ||
Ministero | Ministri | Sottosegretario | ||
Affari Esteri | Alberto Blanc (Indipendente)[3] | Pietro Antonelli | ||
Agricoltura, Industria e Commercio | Paolo Boselli (Indipendente)[3] | Giulio Adamoli | ||
Lavori Pubblici | Giuseppe Saracco (Sinistra storica) | Leone Romanin Jacur | ||
Interno | Francesco Crispi (Sinistra storica) | Roberto Galli | ||
Pubblica Istruzione | Guido Baccelli (Sinistra storica) | Settimio Costantini | ||
Guerra | Stanislao Mocenni (Indipendente)[4] | Giacomo Bogliolo | ||
Marina | Enrico Costantino Morin (Indipendente)[5] | Luciano Serra | ||
Finanze | Sidney Sonnino (Indipendente)[3] | Antonio Salandra | ||
Tesoro | Sidney Sonnino (Indipendente)[3] Ad interim | |||
Grazia e Giustizia e Culti | Vincenzo Calenda di Tavani (Indipendente)[4] | Edoardo Daneo | ||
Poste e Telegrafi | Maggiorino Ferraris (Indipendente)[3] | Luigi Rava |
Note
- ^ IL NUOVO MINISTERO - I ministri presteranno alle ore 15 giuramento nelle mani del Re. (Per telegramma da Roma). 15, ore 15,20, su archiviolastampa.it, 16 dicembre 1893, p. 1.
- ^ Poiché all'epoca del Regno d'Italia la figura del Presidente del Consiglio era vista come una figura mediatrice e coordinatrice piuttosto che dirigenziale rispetto all’esecutivo, e dunque senza una costituzione autonoma, il detentore era più identificato con il ministero da egli detenuto piuttosto che dalle sue funzioni, e per questo non vi era mai stata la necessità di nominare un sottosegretario specifico, ma il Capo di governo si serviva del proprio sottosegretario ministeriale.
- ^ a b c d e Tecnicamente facente parte della Destra storica, si spostò tra gli indipendenti ed all’appoggio della Sinistra storica (per quanto non ne fece parte) ai fini della formazione dell’esecutivo.
- ^ a b Affiliato alla Sinistra storica, solo ai fini della formazione del governo.
- ^ Nominato nel governo, pur non essendo della Sinistra storica o dei suoi alleati, per via dei suoi meriti nel campo navale e militare.
Bibliografia
- Francesco Bartolotta, Parlamenti e Governi d'Italia dal 1848 al 1970, 2 Voll., Vito Bianco editore, Roma, 1971, II Vol., pp. 81–83.
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