Finale della Coppa d'Asia 2011

Voce principale: Coppa d'Asia 2011.
Finale della Coppa d'Asia 2011
Informazioni generali
Sport Calcio
CompetizioneCoppa d'Asia 2011
Data29 gennaio 2011
CittàDoha
ImpiantoStadio Internazionale Khalifa
Spettatori37 174
Dettagli dell'incontro
Bandiera dell'Australia Australia Bandiera del Giappone Giappone
0 1
(dopo i tempi supplementari)
ArbitroBandiera dell'Uzbekistan Ravshan Irmatov
MVPBandiera del Giappone Eiji Kawashima
Successione
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La finale della Coppa d'Asia 2011 si disputò il 29 febbraio 2011 allo Stadium Australia a Sydney tra le nazionali di Giappone e Australia. A vincere la finale furono i nipponici, che vinsero 1-0 ai supplementari e ottennero il loro quarto trofeo nella massima competizione tra nazionali maschili asiatiche.

Le squadre

Squadra Finali (o spareggi) disputate in precedenza
(il grassetto indica la vittoria)
Bandiera del Giappone Giappone 3 (1992, 2000, 2004)
Bandiera dell'Australia Australia Nessuna partecipazione

Cammino verso la finale

L'Australia del CT tedesco Holger Osieck finì nel girone C, dove fu affiancato da Bahrein, Corea del Sud e India. I Socceroos iniziarono col piede giusto con un 4-0 contro l'India (doppietta di Tim Cahill e gol di Harry Kewell e Brett Holman), conseguito allo Stadio Jassim bin Hamad di Doha il 10 gennaio. Il successivo 1-1 di quattro giorni dopo contro i sudcoreani (gol coreano di Koo Ja-Cheol al 24° contro rete australiana di Mile Jedinak al 62°) sancì nonostante tutto la qualificazione ai quarti di finale degli ex-oceanici. L'ultimo avversario fu il Bahrein, che fu battuto per 1-0 con la rete di Jedinak, e in tal modo gli australiani finirono primi nel girone, seguiti dai sudcoreani a pari punti con una differenza reti leggermente inferiore, mentre Bahrein e India furono mestamente eliminati.

Il Giappone dell'italiano Alberto Zaccheroni fu invece sorteggiato nel gruppo B insieme a Siria, Giordania e Arabia Saudita. La prima partita si svolse il 9 gennaio allo Stadio Qatar SC di Doha contro la Giordania, e finì 1-1: il gol di Hassan Abdel-Fattah al 45° fu rispecchiato dal nipponico Maya Yoshida al secondo di recupero della ripresa. La qualificazione dei Samurai Blu si concretizzò con un 2-1 contro la Siria avvenuto quattro giorni dopo, sempre a Doha e sempre allo Stadio Qatar SC: al 35° del primo tempo, essi andarono in vantaggio con Makoto Hasebe; nella ripresa i siriani pareggiarono con un rigore di Firas Al-Khatib al 76° ma i nipponici ripresero in mano la partita con un rigore a loro volta trasformato da Keisuke Honda. Ormai già qualificato, il Giappone confermò la sua supremazia nel girone con un sorprendente 5-0 contro una deludente Arabia Saudita (tris di Shinji Okazaki e doppietta di Ryōichi Maeda), che conseguì il 17 gennaio allo Stadio Ahmed bin Ali di Ar Rayyan. Nell'altra partita dell'ultima giornata, Giordania e Siria si contesero il secondo posto e la conseguente qualificazione ai quarti, e la vittoria arrise alla prima per 2-1, che finì dietro al Giappone con 7 punti, a pari merito ma con una differenza reti minore. I sauditi finirono invece ultimi a punteggio vuoto, nonostante sulla carta avessero ottime possibilità di qualificazione ai quarti, mentre la Siria dovette consolarsi con il terzo posto e una sola vittoria.

Ai quarti, il 21 gennaio il Giappone affrontò di nuovo a Doha i padroni di casa del Qatar, arrivati secondi nel girone A, stavolta allo Stadio Thani bin Jassim: la partita fu molto combattuta, in quanto i qatarioti andarono ben due volte in vantaggio con Sebastián Soria e Fábio César Montezine, che però Kawaga vanificò a dovere; fu infine un gol di Masahiko Inoha all'ultimo minuto a portare la sua nazionale alla vittoria e al conseguente pass alle semifinali. Il giorno dopo, allo Stadio Jassim bin Hamad sempre a Doha, l'Australia dovette invece vedersela con l'Iraq, secondo classificato nel girone D: la partita si rivelò molto più dura del previsto, e ci volle un gol di Harry Kewell al 118° per portare i Socceroos in semifinale.

Il 25 gennaio fu il giorno delle semifinali, e l'Australia travolse per 6-0 un Uzbekistan lontano parente dell'ottima nazionale che aveva finito il girone A al primo posto e battuto la Giordania ai quarti (un gol per ognuno dei sei marcatori); la schiacciante vittoria portò così gli ex-oceanici in finale di Coppa d'Asia per la prima volta nella loro storia.[1] Il Giappone giocò invece una partita soffertissima contro la sua rivale, la Corea del Sud. Al 23° le Tigri Asiatiche andarono in vantaggio con un rigore di Ki Sung-yueng, ma Maeda pareggiò tredici minuti dopo. Il risultato rifiutò di sbloccarsi ai tempi regolamentari, e durante i conseguenti supplementari Hajime Hosogai segnò il gol del momentaneo vantaggio nipponico, vanificato però da Hwang Jae-won proprio all'ultimo minuto. La conseguente lotteria ai rigori arrise però ai giapponesi in maniera piuttosto facile: fallirono i rigori coreani di Koo Ja-Cheol (parato), Lee Yong-Rae (parato) e Hong Jeong-Ho (fuori), mentre andarono a segno i rigori di Honda, Okazaki e Konno (sopra la traversa invece quello di Yūto Nagatomo), per un totale di 3-0.[2]

Tabella riassuntiva del percorso

Bandiera dell'Australia Australia Turno Bandiera del Giappone Giappone
Avversario Risultato Fase a gironi Avversario Risultato
Bandiera dell'India India 4-0 Prima giornata Bandiera della Giordania Giordania 1-1
Bandiera della Corea del Sud Corea del Sud 1-1 Seconda giornata Bandiera della Siria Siria 2-1
Bandiera del Bahrein Bahrein 1-0 Terza giornata Bandiera dell'Arabia Saudita Arabia Saudita 5-0
1ª classificata del Gruppo C
Squadra Pt G DR
Bandiera dell'Australia Australia 7 3 +5
Bandiera della Corea del Sud Corea del Sud 7 3 +4
Bandiera del Bahrein Bahrein 3 3
Bandiera dell'India India 0 3
Piazzamenti finali 1º classificato del Gruppo B
Squadra Pt G DR
Bandiera del Giappone Giappone 7 3 +6
Bandiera della Giordania Giordania 7 3 +2
Bandiera della Siria Siria 3 3
Bandiera dell'Arabia Saudita Arabia Saudita 0 3
Avversario Risultato Fase a eliminazione diretta Avversario Risultato
Bandiera dell'Iraq Iraq 1-0 (dts) Quarti di finale Bandiera del Qatar Qatar 3-2
Bandiera dell'Uzbekistan Uzbekistan 6-0 Semifinali Bandiera della Corea del Sud Corea del Sud 2–2 (dts), 3-0 (dtr)

Descrizione della partita

L'Australia tenne le redini del primo tempo della partita, con numerose occasioni capeggiate da Tim Cahill ed Harry Kewell; sfiorarono persino il gol dopo l'intervallo dopo che un cross di Luke Wilkshire superò il portiere nipponico Eiji Kawashima, colpì la traversa e finì ai piedi di Cahill, salvo poi essere spiazzata all'ultimo momento. Dopo quest'opportunità, però, il Giappone partì al contrattacco, e si avvicinò a sua volta al gol con un tiro di testa di uno smarcato Shinji Okazaki a cavallo del secondo tempo. Finiti i regolamentari, la partita si sbloccò solo ai supplementari, e al 98° Tadanari Lee subentrò a Ryōichi Maeda; fu proprio lui, al 109º minuto, a segnare il gol che portò i Samurai Blu in vantaggio, che i galvanizzati nipponici riuscirono a mantenere fino al triplice fischio finale, e al conseguente quarto trofeo asiatico.

Tabellino

Doha
29 gennaio 2011, ore 18:00 UTC+3
Australia Bandiera dell'Australia0 – 1
(d.t.s.)
referto
Bandiera del Giappone GiapponeStadio Internazionale Khalifa (37 174 spett.)
Arbitro: Bandiera dell'Uzbekistan Ravshan Irmatov
MarcatoriGol 109’ Lee


Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Australia
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Giappone
Bandiera dell'Australia Australia
P 1 Mark Schwarzer
DD 8 Luke Wilkshire
DC 2 Lucas Neill
DC 6 Saša Ognenovski
DS 3 David Carney
CC 15 Mile Jedinak
CC 16 Carl Valeri Ammonizione al 16’ 16’
CD 14 Brett Holman Ammonizione al 39’ 39’ Uscita al 65’ 65’
CS 17 Matt McKay Ammonizione al 112’ 112’
TQ 10 Harry Kewell Uscita al 103’ 103’
AC 4 Tim Cahill Uscita al 109’ 109’
Sostituzioni:
CC 7 Brett Emerton Ingresso al 65’ 65’
AC 23 Robbie Kruse Ingresso al 103’ 103’
CC 22 Neil Kilkenny Ingresso al 109’ 109’
CT:
Bandiera della Germania Holger Osieck
Bandiera del Giappone Giappone
P 1 Eiji Kawashima
DD 6 Atsuto Uchida Uscita al 120’ 120’
DC 22 Maya Yoshida
DC 4 Yasuyuki Konno
DS 5 Yūto Nagatomo
CC 7 Yasuhito Endō
CC 17 Makoto Hasebe
TQ 18 Keisuke Honda
CD 9 Shinji Okazaki
CS 14 Jungo Fujimoto Uscita al 56’ 56’
AC 11 Ryōichi Maeda Uscita al 98’ 98’
Sostituzioni:
DC 3 Daiki Iwamasa Ingresso al 56’ 56’
AC 19 Tadanari Lee Ingresso al 98’ 98’
DC 2 Masahiko Inoha Ingresso al 120’ 120’
CT:
Bandiera dell'Italia Alberto Zaccheroni


Uomo partita:


Assistenti arbitrali:

  • Bandiera dell'Uzbekistan Abdukhamidullo Rasulov
  • Bandiera dell'Uzbekistan Rafael Ilyasov

Quarto uomo:

Conseguenze

Dopo la partita, il nipponico Eiji Kawashima fu dichiarato Most Valuable Player della partita, mentre il suo connazionale Keisuke Honda ottenne il premio MVP del torneo.[3]

Entrambe le nazionali furono lodate dai loro rispettivi allenatori: il tedesco Osieck dell'Australia si dichiarò deluso dalle numerose opportunità gol fallite dai suoi giocatori, mentre l'italiano Zaccheroni del Giappone considerò la partita "una grande vittoria", e lodò l'impatto di Lee in qualità di sostituto.[4]

Note

  1. ^ (EN) Chris Paraskevas, Asian Cup 2011: Australia's Path To The Final, su goal.com. URL consultato il 29 gennaio 2011.
  2. ^ (EN) Chris Paraskevas, Asian Cup 2011: Japan's Path To The Final, su goal.com. URL consultato il 29 gennaio 2011.
  3. ^ (EN) Asian Cup dream ends in heartbreak, in ABC News, Australian Broadcasting Corporation, 30 gennaio 2011. URL consultato il 29 gennaio 2011.
  4. ^ (EN) Heartbroken Socceroos 'proud, disappointed', in ABC News, 29 gennaio 2011. URL consultato il 29 gennaio 2011 (archiviato il 14 febbraio 2011).

Voci correlate

  • Rivalità calcistica Australia-Giappone
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