Costanzo Ciarletta

Costanzo Ciarletta (Scanno, 6 marzo 1850 – L'Aquila, 21 novembre 1935) è stato un ingegnere italiano.

Biografia

Nativo di Scanno, in Abruzzo, conseguì gli studi a Napoli, laureandosi in ingegneria civile nel 1875 presso la Scuola di applicazione.[1]

Nella sua attività professionale, documentata a partire dal 1877, si occupò di numerose opere di urbanizzazione per i comuni della provincia dell'Aquila, progettando acquedotti, condutture urbane, fontane e impianti di irrigazione, strade rotabili e tronchi ferroviari, piani urbanistici e programmi di risanamento, perizie e stime di terreni. Operò inoltre nell'ambito dell'edilizia pubblica (edifici scolastici, come previsto nella legge Coppino, sedi comunali, aree cimiteriali), privata e religiosa. Tra il 1889 ed il 1904 si dedicò alla sistemazione della sede del liceo classico Domenico Cotugno all'interno del Palazzo del Convitto, all'Aquila.[1][2] Ciarletta lavorò anche per committenze private dedicandosi soprattutto alla messa in sicurezza, al restauro, al consolidamento e alla nuova costruzione in chiave antisismica di una cospicua mole di palazzi dell'Aquila danneggiati dal terremoto della Marsica del 1915.[1]

Nel 1926 venne nominato per elaborare il nuovo piano regolatore dell'Aquila; tuttavia, l'anno seguente, il podestà Adelchi Serena gli revocò l'incarico, probabilmente a causa di contrasti politici.[1]

Negli ultimi anni della sua vita venne affiancato dal figlio Ettore, che ne ereditò l'attività.[2]

Opere

Tra i principali progetti del Ciarletta si menzionano:[2]

  • 1879 – sistemazione di Palazzo Ricciardelli, Pescocostanzo;
  • 1885-1895 – progetto di conduttura d'acqua potabile e fognatura stradale, Pratola Peligna;
  • 1896-1899 – progetto di derivazione per forza motrice del canale Torlonia, Avezzano;
  • 1889-1904 – sistemazione del liceo classico Domenico Cotugno, L'Aquila;
  • 1903 – progetto di struttura espositiva in occasione dell'Esposizione zootecnica-agricola, L'Aquila (non realizzato);
  • 1904-1913 – progetto e costruzione del nuovo acquedotto di Casamaine, L'Aquila;
  • 1909 – trasformazione e ampliamento del monastero di Santa Lucia e sistemazione del liceo tecnico industriale, L'Aquila;
  • 1911 – sistemazione del Palazzo della Camera di Commercio, L'Aquila;
  • 1914 – progetto di complesso scolastico, Castelvecchio Subequo;
  • 1916 – progetto di asilo, Castel del Monte;
  • 1921 – costruzione del Palazzo delle Poste, L'Aquila;
  • 1922-1927 – realizzazione del nuovo acquedotto, L'Aquila;
  • 1927-1930 – progetto di casette asismiche, Barrea;
  • 1929 – progetto di complesso scolastico, Fagnano Alto;
  • 1929 – progetto di complesso sportivo e Casa del Balilla, Pereto.

Archivio

Il Fondo Costanzo Ciarletta documenta l'attività professionale dell'ingegnere Costanzo Ciarletta a partire dal 1877 e fino al 1935, attraverso oltre trecento progetti, di cui circa due terzi a carattere pubblico, elaborati per conto di amministrazioni comunali, del Corpo reale del genio civile e del Consorzio per la sistemazione dell'Aterno.[3]

L'archivio fu donato dalla vedova Ciarletta al convento francescano di Scanno; venne poi trasferito, con l'eccezione della documentazione inerente al territorio di Scanno, al convento della basilica di San Bernardino all'Aquila e successivamente spostato nel convento di Santa Maria in Valleverde di Celano. Il fondo è stato dichiarato di notevole interesse storico con provvedimento della Soprintendenza archivistica per l'Abruzzo del 1 febbraio 2001, n. 87.

Note

  1. ^ a b c d Ciarletta Costanzo, su SIUSA Sistema Informativo Unificato per le Soprintendenze Archivistiche. URL consultato il 17 marzo 2018.
  2. ^ a b c Ciarletta, Costanzo, su SAN Portale degli archivi degli architetti. URL consultato il 17 marzo 2018.
  3. ^ Fondo Ciarletta Costanzo, su SIUSA Sistema Informativo Unificato per le Soprintendenze Archivistiche. URL consultato il 17 marzo 2018.

Bibliografia

  • Pasquale Tunzi, Costanzo Ciarletta, ingegnere nell'Abruzzo di fin de siècle, in Franca Toraldo, Maria Teresa Ranalli (a cura di), Archivi privati in Abruzzo : carte da scoprire, Villmagna, Tinari, 2002.

Collegamenti esterni

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