Inaugurato il 18 giugno 1968, il circuito era lungo 4.018 metri ed era costruito utilizzando le infrastrutture del piccolo aeroporto locale. Due erano le caratteristiche particolari che riguardavano i box di questo tracciato: fino agli anni novanta erano posti lontano dalla linea dell'arrivo[2] e le vetture vi entravano dal retro per uscirvi dal davanti. Successivamente, in occasione dei lavori di ammodernamento delle infrastrutture dell'autodromo, tale caratteristica è scomparsa: ora il traguardo è sul breve rettilineo dei box, poco prima del rettilineo più lungo.[3] A seguito della morte dell'idolo locale Ronnie Peterson nel Gran Premio d'Italia 1978, la Svezia decise di vietare le gare di Formula 1 sul suo territorio nazionale e quindi il tracciato venne abbandonato dalla massima serie automobilistica. L'impianto ha però continuato a funzionare, ospitando ancora il Motomondiale per un'altra decina di anni, con l'ultima gara iridata disputatasi nel 1990. Il circuito ha nel frattempo ospitato regolarmente varie gare del campionato turismo nel corso degli anni. Nel 2007 vi si è corsa una prova del WTCC, in sostituzione del Circuito di Istanbul, ma nel 2008 il circuito svedese è stato rimpiazzato dall'autodromo di Imola.
Descrizione
Il circuito era caratterizzato da un unico vero e proprio allungo di circa 800 metri in corrispondenza della pista d'atterraggio dell'aeroporto.[1] In questo tratto la sede stradale era molto ampia, poiché veniva utilizzata tutta la larghezza del nastro d'asfalto usato dagli aerei. Al termine di questo rettilineo, dopo una leggera piega a destra che portava i concorrenti fuori dalla pista di atterraggio, vi era una veloce curva a destra chiamata Norra (svedese: Nord),[4] che su richiesta dei piloti della massima serie automobilistica venne sostituita nel 1974 da una chicane,[5] che tuttavia non modificò la lunghezza del tracciato.[6] C'è da notare che il Motomondiale non ne faceva uso, nonostante la via di fuga praticamente inesistente e la conseguente presenza di reti che servivano ad "acchiappare" i piloti che fossero finiti fuoristrada, come capitò a Giacomo Agostini e Barry Sheene nel 1974.[5] A partire dalla stagione 1978 questa chicane provvisoria è stata rimossa a seguito della decisione di procedere alla riprofilatura della Norra per motivi di sicurezza, insieme ad altri interventi alle barriere, che ne hanno garantito l'omologazione per la Formula 1 fino al 1981.[7] La veloce curva venne rallentata e trasformata in una secca curva a 90 gradi,[7] con conseguente ampliamento della via di fuga e modifica della lunghezza del tracciato, portato a 4.025 metri.[8][9] Un'altra peculiarità del tracciato è la presenza di curve con una marcata sopraelevazione (tra cui la Startkurvan e le curve Opel e Karusell, quest'ultima chiaro richiamo all'omonima curva del Nürburgring), simili a quelle dell'ormai demolito North Loop del Circuito di Assen, una caratteristica poco diffusa sugli autodromi ricavati da aeroporti, che di norma hanno un profilo trasversale delle curve completamente piatto, come il terreno su cui sorgono.
^abc(FR) Scandinavian Raceway, su racingmemo.free.fr. URL consultato l'11 agosto 2011 (archiviato dall'url originale il 9 settembre 2010).
^(EN) Camera car, con mappa del tracciato e descrizione, di James Weaver su McLaren F1 GTR nel 1996, su youtube.com. URL consultato il 16 gennaio 2010.
^Video gara STCC ad Anderstorp nel 2007, su youtube.com. URL consultato il 16 gennaio 2010.
^(EN) Camera car di Ronnie Peterson risalente al 1972, su youtube.com. URL consultato il 16 gennaio 2010.
^ab(EN) video del GP di Svezia 1974 del motomondiale, su youtube.com. URL consultato il 16 gennaio 2010.
^(EN) Tracks / 1974 / Anderstorp, su manipef1.com, www.manipef1.com. URL consultato il 18 agosto 2011 (archiviato dall'url originale il 10 maggio 2012).
^ab(ES) Xavier Ventura, G.P. Suecia:¿Andretti o Peterson?, in El Mundo Deportivo, 15 giugno 1978, p. 21. URL consultato il 13 febbraio 2013.
^(EN) Camera car di Mario Andretti risalente al 1978, su youtube.com. URL consultato il 16 gennaio 2010.
^(EN) Tracks / 1978 / Anderstorp, su manipef1.com, www.manipef1.com. URL consultato il 18 agosto 2011 (archiviato dall'url originale il 10 maggio 2012).
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Collegamenti esterni
(EN) http://www.scandinavianraceway.info/eng/default.asp Archiviato il 22 febbraio 2009 in Internet Archive. Sito ufficiale
(EN) https://web.archive.org/web/20110202185152/http://www.scandinavianraceway.com/ Sito dell'Associazione che cura il museo dell'autodromo
Scheda su www.gdecarli.it, database italiano dei circuiti, su gdecarli.it.
Scheda del circuito sul sito ufficiale del mondiale Superbike, su sbk.perugiatiming.com (archiviato dall'url originale il 19 giugno 2008).