Cephalophus
Cephalophus[1] | |
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Cephalophus silvicultor | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Classe | Mammalia |
Ordine | Artiodactyla |
Famiglia | Bovidae |
Sottofamiglia | Cephalophinae |
Genere | Cephalophus C. H. Smith, 1827 |
Specie | |
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Cephalophus C. H. Smith, 1827 è uno dei tre generi che costituiscono la sottofamiglia dei Cefalofini, nonché quello che comprende la quasi totalità delle specie di cefalofo. Il nome scientifico si riferisce alla cresta di lunghi peli che si trova tra le corna; in lingua inglese questi animali vengono detti duikers, parola afrikaans che significa «tuffatori», per la loro abitudine di «tuffarsi», entrando a testa bassa anche nei cespugli più fitti se disturbati[2].
I cefalofi non sono comuni allo stato fossile, ma le specie attuali mantengono molti caratteri presenti nei resti fossili di Bovidi primitivi e talvolta vengono considerati tra le antilopi africane più primitive[2].
Descrizione
Le specie del genere Cephalophus misurano 55-145 cm di lunghezza, raggiungono i 30-85 cm di altezza al garrese e pesano 6,5-80 kg. Le corte zampe anteriori e le posteriori più lunghe, la forma arcuata del corpo consentono ai cefalofi di scivolare facilmente nella vegetazione fitta.
I sessi sono simili all'apparenza, sebbene le femmine siano più lunghe dei maschi di quasi il 4%[2]. Ambedue hanno di solito corna corte e coniche che occasionalmente possono mancare nella femmina[2]. Il mantello è quasi sempre rossastro, ma in alcune specie è grigio-blu, nero o a strisce[2]. I cefalofi posseggono tra tutte le antilopi il cervello più grosso rispetto alle dimensioni del corpo[2].
Distribuzione e habitat
Tutte le specie di Cephalophus vivono nell'Africa sub-sahariana, prevalentemente nelle foreste fitte. I territori di diffusione delle singole specie sono talvolta molto piccoli: essi si susseguono lungo la fascia delle grandi foreste tropicali, e pertanto il numero delle specie decresce via via da occidente verso oriente e scendendo verso sud, con il progressivo diradarsi delle foreste nelle regioni orientali e meridionali.
Biologia
La storia naturale di moltissime specie di cefalofi è poco conosciuta a causa della impenetrabilità del loro ambiente naturale e della loro natura riservata[2]. Il cefalofo dal dorso giallo dovrebbe essere attivo sia di giorno sia di notte, ma alcune specie sono attive solo durante il giorno, mentre altre, come il cefalofo baio, sono attive solo di notte[2]. I cefalofi sono principalmente brucatori e richiedono un cibo di alta qualità a causa della loro taglia relativamente piccola[2]. Si nutrono di foglie, frutta, germogli, gemme, semi e cortecce[2]. Talvolta catturano piccoli uccelli e roditori e all'occasione si nutrono anche di insetti e carogne[2].
I cefalofi posseggono grosse ghiandole olfattive dietro agli occhi[2]. La struttura di queste ghiandole differisce da quella delle ghiandole preorbitali che si trovano nelle altre antilopi[2]. La secrezione, che può essere chiara o bluastra in alcune specie, viene emessa attraverso una serie di pori invece che attraverso una singola grande apertura[2]. In cattività molti cefalofi strofinano queste ghiandole sugli steccati, sugli alberi o su altri oggetti a loro disposizione[2]. Questo comportamento di solito è stato interpretato come marcatura territoriale[2].
La gestazione, almeno nel cefalofo dai fianchi rossi e nel cefalofo baio, dura 7,5-8 mesi. La longevità allo stato libero è sconosciuta, ma in cattività alcuni esemplari possono vivere fino a 10-15 anni.
Specie
Il genere Cephalophus comprende in tutto 15 specie[1]:
- Cephalophus adersi Thomas, 1918 - cefalofo di Aders;
- Cephalophus callipygus Peters, 1876 - cefalofo di Peters;
- Cephalophus dorsalis Gray, 1846 - cefalofo baio;
- Cephalophus harveyi (Thomas, 1893) - cefalofo di Harvey;
- Cephalophus jentinki Thomas, 1892 - cefalofo di Jentink;
- Cephalophus leucogaster Gray, 1873 - cefalofo dal ventre bianco;
- Cephalophus natalensis A. Smith, 1834 - cefalofo rosso;
- Cephalophus niger Gray, 1846 - cefalofo nero;
- Cephalophus nigrifrons Gray, 1871 - cefalofo dalla fronte nera;
- Cephalophus ogilbyi (Waterhouse, 1838) - cefalofo di Ogilby;
- Cephalophus rufilatus Gray, 1846 - cefalofo dai fianchi rossi;
- Cephalophus silvicultor (Afzelius, 1815) - cefalofo dal dorso giallo;
- Cephalophus spadix True, 1890 - cefalofo di Abbott;
- Cephalophus weynsi Thomas, 1901 - cefalofo di Weyns;
- Cephalophus zebra Gray, 1838 - cefalofo zebra.
Note
- ^ a b (EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Cephalophus, in Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN 0-8018-8221-4.
- ^ a b c d e f g h i j k l m n o p Macdonald, D.W. (2006) The Encyclopedia of Mammals. Oxford University Press, Oxford.
Bibliografia
- Groves C. & Grubb P., Ungulate Taxonomy, Baltimore, The Johns Hopkins University Press, 2011, ISBN 978-1-4214-0093-8.
- Ronald M. Nowak: Walker's Mammals of the World. Johns Hopkins University Press, 1999 ISBN 0-8018-5789-9
- D. E. Wilson, D. M. Reeder: Mammal Species of the World. Johns Hopkins University Press, Baltimore 2005. ISBN 0-8018-8221-4
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Collegamenti esterni
- Ultimate Ungulate.