Battaglia di Pollenzo

Battaglia di Pollenzo
parte della Guerra gotica (402-403)
Dettaglio del dittico di Stilicone (400 circa) raffigurante Stilicone
Data6 aprile 402
LuogoPollenzo
EsitoVittoria romana
Schieramenti
Impero romanoVisigoti
Comandanti
StiliconeAlarico I
Perdite
ingenti
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Manuale

La battaglia di Pollenzo (o della piana di Pollentia) ebbe luogo il 6 aprile 402, ed è da considerarsi come il tentativo dei Romani, guidati da Stilicone, di allontanare dall'Italia i Visigoti di Alarico I dopo i saccheggi delle città della pianura padana e l'assedio di Mediolanum (Milano). Dalla Rezia Stilicone tornò con rinforzi e liberò Mediolanum dall'assedio di Alarico, che si diresse su Asti. I Visigoti furono raggiunti dall'Esercito Romano nei pressi di Pollentia e sconfitti.

Forze in campo

Stilicone (Romani)
  • Fanteria
    • legionari
    • tribù barbare alleate
  • Cavalleria
    • Cavalleria alleata degli Alani condotta da Saulo
Alarico (Visigoti)
  • Guerrieri visigoti (fanteria e cavalleria appiedata)
  • Carri delle salmerie (accampati)

Schieramento

  • Stilicone colloca la cavalleria di Saulo ai lati dello schieramento di fanteria dei legionari posti al centro.
  • I Visigoti, cristiani ariani, pensando che i Romani non avrebbero attaccato, essendo Pasqua, erano accampati e la stavano festeggiando, celebrando una messa.

Battaglia

Il combattimento fu iniziato dalle ali dell'esercito romano, ovvero, dai cavalieri alani comandati da Saulo i quali attraversarono il Tanaro ed attaccarono i Visigoti intenti a celebrare la messa. La cavalleria alana riuscì in un primo tempo a reggere i Visigoti, ma lo slancio di quella gotica, al comando diretto di Alarico, uccidendo Saulo, mise in fuga i cavalleggeri alani; a quel punto intervenne la fanteria romana, che era stata tenuta al centro da Stilicone.

I Romani fecero una manovra di conversione e riuscirono ad aggirare i Visigoti, pressandoli contro il monte San Vittore che scende a picco sul fiume. A questo punto gli uomini di Alarico ebbero la ritirata bloccata dal fiume ed accusarono ingenti perdite, finendo per essere messi in rotta. I Romani poterono così entrare nell'accampamento goto e trovarvi il bottino delle razzie compiute dai barbari dalla battaglia di Adrianopoli (378) in poi. Furono catturati anche diversi familiari di Alarico.

I due eserciti si scontrarono anche l'anno successivo nella battaglia di Verona.

Bibliografia

  • De bello gothico di Claudiano (in italiano con testo latino a fronte: Il rapimento di Proserpina. La guerra dei Goti, BUR Rizzoli, 2002.) dettaglio

Voci correlate

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